Alfabetiere Majakovskij! è un altro tassello che va ad aggiungersi al progetto transmediale (e pure trans-editoriale) ideato da Arlo Bigazzi e dedicato al poeta futurista. Nato come reading musicale con e per l'attrice Chiara Cappelli - che ha curato le traduzioni dal russo - si è poi trasformato nel doppio album Majakovskij! - il futuro viene dal vecchio ma ha il repiro di un ragazzo (Materiali Sonori) che include il CD con la sequenza teatrale. In seguito è stato pubblicato Majakovskij! - cantata per Vladimir Vladimirovič (Editrice Zona) che contiene il testo dello spettacolo, brevi saggi majakovskiani. Concepiti come altri tasselli di questo lavoro in continuo mutamento, sono stati realizzati alcuni video pubblicati sul web e persino due t-shirt e sei stampe d'arte dalle tavole delle graphic novel presenti nel libro.

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Con la partecipazione della fotografa Lucia Baldini, per Silentes viene realizzato l'Alfabetiere Majakovskij! che intreccia il progetto originale di Bigazzi con gli alfabetieri pubblicati dalla fotografa: vere e proprie creazioni d'arte auto prodotte per la sua "casa editrice domestica" In Alto Edizioni, libri d'artista realizzati in tiratura limitata, numerati e firmati.

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La caratteristica di queste originali opere editoriali è che ogni titolo è costruito sulla sequenza di un alfabeto, dove ciascuna lettera che lo compone porta con sé una parola o una frase breve che dialoga con un'immagine non immediatamente chiarificatrice. in questo caso, invece, con Chiara Cappelli, i caratteri sono stati definiti ed espressi non nella successione dell'alfabeto cirillico ma creando una diversa sequenza, correlando le singole lettere con quella contenuta nel verso della poesia Ascoltate!. Per questo volume, le foto sono state realizzate usando vari modelli smartphone Samsung, tramite un'applicazione modificata.

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Se l'alfabetiere fotografico di Lucia Baldini è liberamente costruito sul versi della poesia di Majakovskij, la musica nasce destrutturando cinque brani provenienti dal doppio CD e dove, intervenendo liberamente sulle musiche di nuovo trasformate dallo stesso Bigazzi, Flavio Ferri ha rielaborato e costruito nuovi percorsi, inediti e inaspettati. Vista la sintonia nata durante il processo creativo, i due si sono spinti oltre realizzando L'Alba del 28 Febbraio e Poeti Estinti.

Come scrive Mirco Salvadori, che contribuisce al progetti con una approfondita prolusione, «la musica che ne scaturisce è purezza che contamina e seduce allo stesso tempo. Passaggi musicali che transitano lungo le traiettorie del sogno si impregnano della sostanza che lo sorregge e si espandono all'infinito in un ascolto che si vorrebbe illuminato. Abbattono le barriere del già sentito e si immergono nella materia poetico-onirica usando miscele elettroacustiche di elevata efficacia, riuscendo a dar vita alle immagini e alle frasi che il nostro sguardo continua instancabile a scrutare». 

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