Il libro ha al suo interno il testo del monologo e altri contributi: cinque poesie che non sono rientrate nello spettacolo, alcuni scritti, due graphic novel.
Luciano Del Sette, Quasi fosse una prefazione.
incipit: Appartengo alla generazione dell’ormai lontanissimo 1968, meglio conosciuto come Il ’68. Se a quei tempi mi avessero proposto il gioco delle libere associazioni partendo dalla sillaba ‘Ma’, al pari di tanti miei compagni di barricate avrei messo in fila e più o meno in ordine: il Maggio (’68), Marx Karl, Mao Ze Dong, Martì Josè, Mandela Nelson, magari Marley Bob. Di certo non mi sarebbe venuto in mente Majakovskij Vladímir Vladímirovič.
Daniele Corsi, Traiettorie elettrolitiche . Majak, Iberia Transemedialità
estratto: Io confesso di aver capito giusto un lume in più su Vladimir e la sua nuvola apostolica leggendo e traducendo Joan Salvat-Papasseit (Barcelona, 1894.1924) e Guillermo de Torre (Madrid, 1900 - Buenos Aires, 1971), due fra i più strabilianti enfants terribles dell'avanguardia iberica del primo Novecento...
Monica Zeoli, Era primavera (come un film muto) - graphic novel.
Arlo Bigazzi, Majakovskij! - il futuro viene dal vecchio ma ha il respiro di un ragazzo .
con le traduzioni dal russo di Chiara Cappelli.
Chiara Cappelli,Una negoziazione tra mondi possibili (cinque poesie più una)
Dietro la donna [1913] A voi! [1915] Ecco come sono diventato cane [1915] Conifere [1916] Notte di luna [1916] + Rumori, Rumorini, Rumoracci [1916]
Francesco Forlani, Lo stivale Goethe.
incipit: Io so che l’esperienza del dolore, e la paura a esso legata, continua a determinare l’esito delle nostre vite, fino a modificarne i percorsi e in taluni casi, il senso stesso delle vite che si vivono. E so, dove c’è esperienza del dolore là ci sarà per forza cognizione.
Mirco Salvadori, Innamoratevi sotto il cielo delle bettole.
incipit: Inizio a sentir disagio qui dentro, c'è aria di restaurazione meglio, di stagnazione e stanchezza. La vedo scendere su qualsiasi cosa si pubblichi, dalle notizie importanti alle cazzate.
Fausto Malcovati, Un altro Majakovskij.
Incipit: Prima della Rivoluzione, c'è stata la sua rivoluzione. Subito. A diciott'anni. Contro tutto. Contro quello che stava intorno, contro i versi dei simbolisti, contro la pittura dei figurativi, contro le divise dei funzionari, contro i divani dei salotti.
Riccardo Cecchetti, Non fate pettegolezzi - graphic novel.
Giampiero Bigazzi, Le Rivoluzioni.
incipit: “Ma gli serviva qualcosa di più della Rivoluzione.
Per cui non ne parleremo”. Meglio.
Soprattutto della rivoluzione quando diventa potere.
Quando si esce dall’euforia del gesto risolutivo
quando finisce la solidarietà che gli animi salda
e giunge inevitabile l’ansia di come gestire il presente.
il libro
foto da monitor: due tavole da "Non fate pettegolezzi" di Riccardo Cecchetti
foto da scrivania: una tavola da "Era primavera" di Monica Zeoli